Magari l’avvicinarsi del 1° gennaio o altro, ma in questi giorni mi stanno venendo alla mente diverse domande sulla fatturazione elettronica.
Ho fatto delle ricerche per trovare le risposte e voglio condividerle con te.
Per fortuna, l’Agenzia delle Entrate con una risposta sulle sue FAQ, ha chiarito tutti i miei dubbi.
L’obbligo di fatturazione elettronica scatta, in base all’art. 1, comma 916, della legge di Bilancio 2018 (legge 27 dicembre 2017 n. 205), per le fatture emesse a partire dal 1° gennaio 2019. Pertanto, il momento da cui decorre l’obbligo è legato all’effettiva emissione della fattura. Nel caso rappresentato, se la fattura è stata emessa e trasmessa nel 2018 (la data è sicuramente un elemento qualificante) in modalità cartacea ed è stata ricevuta dal cessionario/committente nel 2019, la stessa non sarà soggetta all’obbligo della fatturazione elettronica. Ovviamente, se il contribuente dovesse emettere una nota di variazione nel 2019 di una fattura ricevuta nel 2018, la nota di variazione dovrà essere emessa in via elettronica.
In definitiva, se la fattura o la nota di variazione riporta una data dell’anno 2018, la fattura potrà non essere elettronica; se la fattura o la nota di variazione riporta una data dell’anno 2019, la fattura dovrà essere elettronica.
Spero che questi chiarimenti siano serviti anche a te quanto sono serviti a me.
L’art. 21 comma 4 del Dpr 633/72 ci dice che il termine previsto per l’emissione della fattura è il giorno stesso di quando si effettua l’operazione.
Approfondiamo il significato delle parole si effettua l’operazione:
Prendiamo come esempio il trasporto di un privato (erogazione di un servizio), dobbiamo emettere fattura quando questo ci viene pagato (se vuoi approfondire ulteriormente la norma, di lascio il link art. 21 comma 4 Dpr 633/72 attualmente in vigore)
Il 1° gennaio 2019 parte la fatturazione elettronica tra privati (B2B e B2C).
Il Governo ha previsto una moratoria che consente l’emissione della fattura elettronica in ritardo e senza sanzione. Regola valida se la fattura è trasmessa mediante lo SDI entro la liquidazione IVA relativa a quando è stata effettuata l’operazione oppure, con una sanzione ridotta al 20% se trasmessa con la liquidazione successiva.
Ricordati che la moratoria è valida fino al 30 settembre per chi esegue la liquidazione IVA mensile e fino al 30 giugno per chi esegue una liquidazione IVA trimestrale.
Cerco di semplificare il passaggio.
Se il tuo Comitato effettua la liquidazione IVA mensile e, il 5 gennaio ti pagano un servizio, potrai emettere la fattura entro il 15 febbraio senza sanzioni ed entro il 15 marzo con una sanzione ridotta al 20%.
Di seguito ti riporto le principali regole da tenere a mente:
Dal 1° luglio 2019 dobbiamo emettere la fattura elettronica entro 10 giorni dall’effettuazione dell’operazione. Questa regola vale sia per le fatture elettroniche che per quelle cartacee (se vuoi approfondire ulteriormente la norma, ti lascio il link art. 21 comma 4 Dpr 633/72 modificato e valido dal 1° gennaio 2019).
Prendiamo come esempio sempre il nostro trasporto di un privato, il nostro cliente ci paga il 13 ottobre, abbiamo tempo fino al 23 ottobre per emettere la fattura.
La fattura deve riportare sempre la data in cui l’operazione è stata effettuata se diversa dall’emissione della fattura (se vuoi approfondire ulteriormente la norma, ti lascio il link art. 21 comma 2 lettera g-bis Dpr 633/72 modificato e valido dal 1° gennaio 2019).
La data di trasmissione allo SDI deve coincidere con la data di emissione della fattura.
In questi giorni ho ricevuto diverse domande sul modulo Fatture Elettroniche. Le ho raccolte tutte e voglio condividere con voi le risposte.
Il Codice Destinatario identifica Gestione CRI. Quando riceviamo le fatture elettroniche, il sistema le riconosce e le mette a disposizione del tuo Comitato nel modulo Fatture Elettroniche.
La registrazione del Codice Destinatario presso l’Agenzia delle Entrate non è obbligatoria, ma personalmente, lo CONSIGLIO VIVAMENTE!
Adesso ti spiego il motivo con alcuni scenari possibili:
Vediamo cosa succede se registriamo il Codice Destinatario presso l’Agenzia delle Entrate
Analizzando le ultime due situazioni, CONVIENE fare la registrazione!
Per poter fare questa operazione occorre essere un “intermediario” del Comitato ed avere gli accessi al portale Fatture e Corrispettivi. Il Presidente è la persona che può fare questo tipo di operazione.
Una volta fatto l’accesso, seguite le istruzioni presenti nell’articolo https://www.gestionecri.com/registrare-il-codice-destinatario-delle-fatture-elettroniche/
In alternativa, la registrazione la può fare, se autorizzato come “intermediario per il vs. comitato, anche il vs. Consulente contabile.
Se non avete gli accessi a Fatture Corrispettivi occorre andare all’Agenzia delle Entrate e richiedere l’accesso e l’abilitazione come “intermediario” del Comitato. Ricordati di portarti dietro i tuoi documenti e la delibera che attesta che sei il legale rappresentante del Comitato.
Anche se la contabilità e gestita dal tuo Commercialista con un altro software, tu puoi comunque inviare e ricevere le fatture elettroniche con il modulo Fatture Elettroniche di Gestione CRI e poi esportare i file, sia quelli ricevuti sia quelli inviati, per consegnarli al tuo Commercialista. Lui potrà importarli nel suo sistema. La maggior parte dei software utilizzati dai Commercialisti sono attrezzati per importare i file delle fatture elettroniche. Ti consiglio comunque di chiedere per conferma.
In questo modo avrai diversi vantaggi:
1. generare automaticamente ed inviare le fatture attive con Gestione CRI;
2. tenere sotto controllo le entrate;
3. ricevere le fatture passive in Gestione CRI monitorando i debiti ed i pagamenti;
4. esportare ed inviare i file delle fatture elettroniche al tuo Commercialista agevolandolo nella registrazione dei documenti.
Se hai il modulo Fatture Elettroniche, puoi esportare i file, sia quelli ricevuti sia quelli inviati e consegnarli al tuo Commercialista che li importerà nel suo sistema.
Sì, è possibile. Per poter inviare le fatture elettroniche con Gestione CRI devi avere il modulo Fatture Elettroniche.
Per ricevere le fatture di acquisto presso il tuo Commercialista, DEVI comunicare ai tuoi fornitori il Codice Destinatario del tuo Commercialista e non il nostro. Verifica solamente che il tuo Commercialista esegua la Conservazione sostitutiva a norma per le tue fatture di acquisto. Per quelle inviate con Gestione CRI ci pensiamo noi.
Se utilizzi Prisma, sarà successo anche a te di inserire diverse prime note simili, come per esempio Rimborsi spesa mensili, Pagamento stipendi, Versamento cassa, ecc… e solo dopo renderti conto che la nota breve era scritta a volte in maiuscolo ed altre in minuscolo.
Ti confesso che a me da parecchio fastidio, al punto che, quando me ne accorgo, le riapro una ad una per uniformarle.
Magari è solo una mia mania, ma avere la nota breve uniforme mi dà l’impressione che le scritture di prima nota siano più ordinate. 😉
Per migliorare questo aspetto, abbiamo aggiunto al modulo Causali contabili il nuovo campo Nota breve che, se compilato, viene riproposto in prima nota.
Ti faccio un esempio:
Ho una causale contabile denominata Rimborso spese dove nel campo Nota breve è stato inserito il testo Rimborso spese mese di
Adesso, ogni volta che registro un rimborso spese mensile, nella nota breve della prima nota, viene proposto in automatico il testo Rimborso spese mese di dove poi aggiungo solo il nome del mese.
In questo modo, sono più rapido nell’inserimento e ho la nota breve sempre scritta nello stesso modo.
Il mio è solo un esempio, ma la puoi utilizzare per svariate causali:
La causale contabile è uno strumento molto potente e versatile, se configurato correttamente ti può aiutare ad inserire in modo corretto e veloce una scrittura di prima nota. Per questo motivo ho deciso di preparare altri articoli su questo argomento.
Man mano che li concludo, li pubblicherò sul blog.
L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione un’area dove è possibile registrare il proprio Codice Destinatario.
Registrando il tuo codice, lo SDI, indipendentemente da quello inserito nella fattura dal tuo fornitore, ti invierà il documento direttamente in Fatture Elettroniche di Gestione CRI.
In pratica, se il fornitore ha messo l’indirizzo PEC nella fattura, ma tu hai registrato il tuo Codice Destinatario, il documento ti arriverà in Gestione CRI.
Adesso ti spiego come fare:
Da questo momento, tutte le fatture ti arriveranno direttamente in Fatture Elettroniche di Gestione CRI.
Dal 1 gennaio 2019, oltre alla fatturazione elettronica tra Aziende private (B2B), sarà obbligatorio emettere le fatture per i beni e servizi alle persone fisiche in modalità elettronica (B2C).
La Legge di Bilancio 2018 stabilisce l’obbligatorietà dell’emissione della fattura elettronica in tutti i casi di cessione di beni o servizi nel nostro Paese tramite lo SDI (Sistema di Interscambio).
Di Fatture B2B te ne ho già parlato in un precedente post, e con buona probabilità, già oggi le stai ricevendo (es. le fatture per i carburanti); le Fatture B2C (Business To Consumer -> Consumatore finale) sono molto simili alle B2B anche se le regole da tenere a mente sono leggermente differenti.
Il provvedimento attuativo n. 89757/2018 del 30 aprile ci dice che il fornitore (nel nostro caso il tuo Comitato) DEVE emettere la fattura al consumatore privato (es. Mario Rossi) in due modalità:
Per finire, questi documenti sono considerati documenti elettronici e, come tali, devono essere messi in conservazione sostitutiva secondo la normativa vigente.
Anche in questo, Gestione CRI ti viene in aiuto, cliccando sul tasto CONSERVA, i documenti saranno messi automaticamente in conservazione sostitutiva.
Dal 1° luglio 2018 diventerà obbligatorio utilizzare la fatturazione elettronica per la vendita di benzina e gasolio per motori, praticamente il benzinaio ti dovrà farà una fattura elettronica che tu dovrai pagare con strumenti prettamente elettronici (carte di credito, bancomat, ecc..).
Dal 1° gennaio 2019 l’obbligo si estenderà a tutte le fatture tra aziende. Questo significa che quando dovrai fare una fattura ad una azienda (es. per fatture un corso), dovrai farlo in formato elettronico, una modalità simile a quella che oggi usi per le ASL.
Per intenderci, il prossimo anno, anche la nostra fattura la riceverai in formato elettronico. Tutti saremo obbligati ad utilizzare la Fatturazione B2B (bi to bi -> Business to Business).
E’ come se non bastasse, le nuove fatture dovranno essere conservate nello stesso modo delle Fatture PA.
In queste ultime settimane stiamo valutando come Gestione CRI può darti una mano per semplificarti il lavoro anche con questa nuova incombenza.
Alla fine abbiamo pensato ad un nuovo modulo che ti consentirà di gestire le Fatture B2B.
Le fatture di acquisto le riceverai direttamente in Gestione CRI e le potrai trasformare automaticamente in una scrittura di prima nota.
Le tue fatture elettroniche le potrai creare ed inviare le nello stesso modo che fai oggi con le Fatture PA e, con un click le manderai in conservazione.
Nel classico stile Gestione CRI, semplice ed automatico. 😉